2002-47 Immagini sacre

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I miei pittori dipingono
un ritratto di me stesso.
Imponente e regale,
su di un cavallo bianco
io
porto la speranza,
Il salvatore
di un milione di profughi
che io stesso ho condannato.
Io ho deciso
la guerra giusta contro il male.
Io non ho mai
piegato il ginocchio,
mai ho incontrato lo sguardo
di un bimbo
orfano e condannato.
Io
sono quel bimbo
Orfano e condannato,
io sono un bimbo
che gioca con la vita
inconsapevole burattino
dei giochi del potere.
Rimarrò ferito anch’io,
già lo sento,
ma il mio ritratto,
quello no,
la mia eredità per il mondo,
l’elogio maestoso
di un regnante sublime,
quella,
sopravvivrà in eterno.

 

[N. 47– 2002]

Data di creazione : 22 dicembre 2002

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