Sottili cadaveri
giacciono…
Carogne sconfitte
dopo mille battaglie
per sempre
fieri del loro trascorso
indomiti eppur così fragili
strappati
ai loro sogni più giovani.
Giunge poi la marea
onda anomala d’acqua artificiale.
Un attimo e,
lenta,
sparisce la visione
corpi morti trascinati…
un ultimo sguardo,
rimpianto.
L’immagine allo specchio
e l’eterno saluto
a ciò che inghiotte
il mio lavandino.
[N. 08 – 2008]
Data di creazione : 6 marzo 2008
Testo pubblicato sulle pagine dei seguenti portali web :
- www.poetika.it
- www.ewriters.com