2009-14 Come un gioco

Si potesse salvare
per ricominciare quando si vuole,
quando il futuro è ormai cosa nota,
se si è sicuri veramente.

Si potesse salvare e poi caricare
nella vita
come con la play:
avanzare soltanto un poco,
tentare e scoprire
magari va bene
magari riprovo.

Ripartire con un nome nuovo,
punteggio a zero ed una vita
vergine ancora.
Virtualmente reale.

In fondo,
qui non si perde mai niente
nessun lutto e nessun furto.
La soluzione giunge sempre
per il mio ego virtuale.

Qualche emozione, quelle sì,
a rammentar ciò che è stato
fugaci riflessi di un passato svanito,
perduto ormai in un dolce pensiero.

Tanto, si fa sempre a tempo
a salvarsi dal male,
da quell’umano dolore che
ogni scelta nasconde.

 

[N. 14 – 2009]

Data di creazione : 01 settembre 2009

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.