Póg mo thóin a voi,
brindo al televisore sfondato
distrutto dall’ira mia funesta
stremato dai guerriglieri vigliacchi
di questa finta politica.
Póg mo thóin al buon senso,
al silenzio,
alla vita che torna
a musicare il mio pasto
cedendo il posto ad un presente reale
che la scatola sorda maschera e confonde.
Póg mo thóin a voi,
figure fallite della storia d’Italia
celebrazioni
d’incapacità manifesta
ciarlieri stolti arrivisti
toglietevi di torno adesso
e andate, su andate,
a vivere un poco nel reale
mentre attorno ardono le ceneri
di ciò che avete lasciato andare.
[N. 1 – 2013]
Data di creazione : 19 gennaio 2013
Note: Il titolo è una traslitterazione di una frase in scozzese/gaelico che l’insegnante del corso di inglese al Wall Street Institute ci stava spiegando essere un “modo di dire” dalle sue parti in occasione di brindisi goliardici