2017-02 Suggestioni africane

Sono movimenti leggeri, tribali,
una melodia che non appartiene a questi luoghi,
solo il ritmo, la fierezza,
prove
identità plagiata
l’esibizione degli schiavi
nel teatro dei bianchi.
La stessa lingua ma non la stessa voce,
le stesse canzoni ma non la stessa razza,
movimenti sinuosi, ipnotici,
quasi una ricerca
di un posto, di un senso.
Il pubblico guarda, applaude,
nemmeno ascolta,
nemmeno vede.
La brezza fresca allontana i pensieri
li lascia viaggiare
e quando torna il sole
l’Africa si desta pigramente,
il mare forte scava la spiaggia,
la terra rossa sporca le scarpe.
Mentre scivola il paesaggio
stralci di sorrisi e colori,
di povertà e assenza
gli effetti a lungo termine
contaminazioni
aliene a questi posti
con tracce fin troppo in vista
incoerenze e colpe da sanare.
La stessa lingua ma non la stessa voce,
gli stessi vizi e le stesse debolezze,
ma noi qui ci stiamo appena
e sarà un ricordo consolatore,
la fiera consapevolezza
di esser nati altrove
di appartenere
ad un mondo migliore.

 

[N. 2 – 2017]

Data di creazione : 25 aprile 2017

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