Giornate X: L’auto e il camion

L’auto sfrecciava a velocità folle lungo il rettilineo, una strada di campagna che tagliava per i campi e i paesini di periferia.
Aveva una fretta del diavolo e non poteva assolutamente permettersi il lusso di perdere quel treno.
Gli altri lo stavano già aspettando e di certo, oltre al ritardo che già aveva accumulato, doveva tenere in considerazione il tempo necessario a trovare un parcheggio. A quell’ora non era di certo scontato riuscire a trovare un posto libero, o comunque non nelle vicinanze della stazione.
Certo, avrebbe potuto comportarsi in tutt’altro modo: ad esempio, anziché guidare avrebbe potuto benissimo attingere ai propri poteri e spiccare il volo.
E invece si era lasciato convincere a non abusare dei propri poteri, a centellinarne l’utilizzo. Al contempo doveva sforzarsi di vivere come una persona qualunque.
“Insomma, devi cercare di essere un po’ più umano e meno simile ad Erik, Joseph!”
Si ripeteva mentre continuava a pigiare sull’acceleratore.
“Sei il suo clone, hai i suoi poteri ma devi dimostrarti diverso da lui, più conciliante e meno arrogante”.
La lancetta del tachimetro continuava a spostarsi verso destra in un crescendo di cifre e miglia orarie.
“Non devi considerarti superiore agli altri e per questo trarre vantaggio dal dono che ti è stato concesso…”
Saggi insegnamenti, vero, ma quanto difficili da mettere in pratica.
Da distante la sua auto sembrava un puntino luminoso, una cometa lanciata in una gara di velocità con la luce.
Ma ciononostante il camionista decise che poteva farcela a far manovra in tutta tranquillità. O forse nemmeno si era accorto della smaniosa velocità con cui si muoveva l’auto di Joseph.
Fatto sta che il camion si mosse: la sua pachidermia mole iniziò un movimento che sarebbe sembrato lento persino a una tartaruga zoppa.
Lentamente occupò quasi tutta la strada mentre l’uomo sterzava per immettersi in strada, placido, consapevole della propria massa.
Joseph lo vide da lontano e tentennò: anche se avesse rallentato si sarebbe schiantato ugualmente.
Forse il camion ce l’avrebbe fatta a lasciare libera almeno una corsia così da permettergli un sorpasso, azzardato ok, ma pur sempre meglio che un incidente.
Si diede dell’idiota per la fretta che l’animava e l’incoscienza con la quale stava conducendo l’auto.
Tentò allora di rallentare ma tutto appariva invano.
“E non abusare dei tuoi poteri…” si disse ironico, scuotendo la testa, mentre si vedeva costretto a rivedere questa sua scelta.
In un istante, manovrato da una forza invisibile, il camion si sollevò da terra di circa cinque metri.
L’auto di Joseph sfrecciò quindi sotto di esso lasciando un allibito camionista ad osservare il mondo da un’altezza nuova a lui certamente non congeniale.
Sotto di lui vide sfrecciare una vettura scura mentre dal finestrino lato guidatore abbassato il braccio di un uomo dai lunghi capelli bianchi lo salutava pacatamente.
Poi, docilmente, il camion tornò ad appoggiare le proprie ruote sul terreno mentre l’auto di Joseph scompariva all’orizzonte lanciata in una folle corsa contro il tempo.
“Tutto sommato,” convenne tra sé e sé “essere il clone di Magneto ha anche i suoi vantaggi…”

magneto
Erik Magnus Lensherr – Magneto
joseph
Joseph, clone di Magneto

Note:  Il racconto in questione fa parte di una raccolta di episodi che ho deciso di scrivere provando a calare alcuni ben noti personaggi del fumetto e (purtroppo oserei dire visto i film che hanno realizzato su di loro) del cinema. Si tratta di un testo demenziale e al contempo un omaggio a dei personaggi che per molti anni ho seguito appassionatamente sulle pagine dei fumetti Marvel. Quelli che ho scelto non sono esattamente i miei preferiti ma semplicemente quelli che più si prestavano a quello che avevo in mente di fare. Chissà, magari un giorno aggiungerò altri episodi, magari su Gambit e Onslaught…staremo a vedere. Nel frattempo, vi auguro buona lettura e spero che le situazioni che ho ricreato almeno un po’ possano farvi sorridere!

Data di creazione : 13 giugno 2006

Ultima modifica : 21 ottobre 2013

Racconto pubblicato sulle pagine dei seguenti portali web :

  • www.racconti.it

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