2006-40 Cortesemente

Cortesemente si lasci abusare.

Dalla mia posizione rialzata
farò la voce grossa
oppure riderò di lei
certo
della paura indotta.

Cortesemente le dico
che ho ragione io
– amabile la voce avvelenata –
non serve reclamare.
L’ingiustizia è il suo pane
mentre nego l’evidenza
o capovolgo le sue certezze.

Se io ci rimetto
allora ciò che afferma non esiste:
intanto paghi,
intanto lasci che crollino speranze
e che dilaghi l’evidenza
di un mondo al contrario.
Brutta la vita
se non eserciti il potere.

Perché – non lo sa? – se nuoce all’immagine
si tace il vero
e le cavie soffrono
dietro la cortesia a denti stretti
di chi impugna armi e ipocrisia.

Parole come censura
minacce e poi il silenzio
polverizzano i diritti
di chi sulla Carta esercita il potere.

 

[N. 40 – 2006]

Data di creazione : 28 febbraio 2006

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