È solo un brutto carnevale
un teatro degli orrori
ipocrisie per irretire.
Mediatico.
Volgare.
E ci desteremo già vecchi
con il sorriso in volto
e tra le mani i cocci taglienti
di un futuro fatto a brandelli.
Ma io non vedevo,
non sentivo,
non capivo
– diremo allora
sconvolti e miserabili
in attesa d’assoluzione -,
mentre adesso,
oh sì,
ci infiammano solo
gli esempi d’italico pudore
nel fuggire ogni buon senso
e giocare con i vizi,
con le folle.
Tra tutto
ora scelgo il silenzio,
di chiudere le porte a ciò che disconosco,
cercando da me
impegno e verità
per il presente che respiro
perché sia l’alba a rischiare il mio cammino
e non il tenue chiarore
di un crepuscolo infinito.
[N. 21 – 2010]
Data di creazione : 04 novembre 2010