Contempla e presta attenzione:
sarà perpetuo
l’eco di questi pochi istanti.
Minuti, brandelli di infinito,
briciole così fondamentali.
Un assassinio o un terremoto,
un attentato o un accordo siglato,
addirittura un olocausto pensato;
o magari sarà
la foto di un ragazzo in una piazza,
il vagito di un bimbo in una capanna,
un’elezione,
una rivelazione,
la cura di un male crudele.
Saranno certezze in voli di farfalle
oppure lacrime esplose come bombe
il mondo imploso e rinato,
il pensiero mai più lo stesso.
Osserva invece con occhi diversi:
quel ghiacciaio che cresce,
il silenzio dei monasteri,
gli oscuri fondali del mare,
il giorno immoto di una ragazza in coma.
Accarezza il riflesso del tempo,
piccole gocce di eternità strappate,
nessuno scoppio,
nessuna rivolta,
solo carezze
del giorno che scivola
dimensioni temporali diverse
così fragili eppure pregne
diverse
ma pur sempre le stesse.
[N. 4 – 2014]
Data di creazione : 4 novembre 2014
