Sabbiature per chi non conosce:
sono dinamiche oltre
i confini personali.
Ne soffro
ma in fondo era così
e la distanza, vaga presenza,
cena sempre a casa
ormai.
Ora temo i legami
soffocano.
Una vita semplice, ecco,
solo questo io vorrei
un po’ di pace e vuoto attorno.
Scappare per seguire
irti sentieri di passioni interiori.
Ma mento con la vita e
mi racconto vigliacche verità.
Attendo: per ora va così.
Va bene sempre
anche quando sono gli altri
– sanguisughe della mente –
a spalmarti addosso temporali,
incollati con le loro cecità.
E lo picchio il mio carattere
furbo
che alla fine cede sempre
a braccia aperte.
Guardo il cielo.
A chi mi chiede l’ora
mento col sorriso:
c’è sempre tempo.
Nubi scure s’accalcano
ma niente rane all’orizzonte
o segni e svolte,
solo un domani ricorsivo.
[N. 20 – 2007]
Data di creazione : 29 maggio 2007