2019-02 Prima la vita

Alle sue spalle l’incendio e la voragine
Ma la mano indica il mare
E il volgo, ubbidiente, cerca il colpevole.

Non fate agli altri ciò che non volete per voi,
ricordavo questo,
ricordavo sbagliato:
conta solo il capitale umano,
il valore pesato in voti e colore.
Come se non fossero anche figli nostri,
come se non fossero neanche umani.

La lasceresti morire una sorella oppure un figlio?
Abbandonati alla deriva, affamati e abbattuti.
Faresti davvero come Ponzio Pilato
O ti stracceresti le vesti
gridando, implorando, abbaiando disprezzo
per un mondo ingiusto e chiuso?

Prima la vita,
questo io credo.
Niente è bianco o nero,
ma è più facile scegliere
quando si sta comodi su di un trono
sapendo
di non rimetterci nulla.

Anche se poi il vento cambiasse,
se pure la casacca che ora vestono
diventasse di un altro colore,
per loro ci sarà sempre un posto
alla mensa dei potenti.
In fondo
il popolo ancora guarda il mare
e dimentica l’incendio
la voragine
che si è scelto da solo.

Ancora qualche giorno,
appena due o tre soltanto,
e subito si penserà ad altro.
Prima la vita,
certo,
ma solo se è la mia.

 

[N. 2 – 2019]

Data di creazione : 28 giugno 2019

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